Layout del blog

Legge di Bilancio 2023

Pace col Fisco ad ampio raggio.

Tra le principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 numerose riguardano gli strumenti deflattivi del contenzioso e la chiusura delle pendenze arretrate.

Definizione agevolata avvisi bonari

Viene introdotta la possibilità di definizione per le somme dovute dal contribuente a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni relative ai periodi d'imposta 2019, 2020 e 2021, richieste con avviso bonario, per le quali il termine di pagamento non è ancora scaduto al 1° gennaio 2023 o per le quali le medesime comunicazioni sono recapitate successivamente a tale data. Parimenti definibili sono le somme dovute a seguito di avvisi bonari il cui pagamento rateale è ancora in corso al 1° gennaio 2023.

Ravvedimento con sanzioni “ridotte”

Viene prevista la possibilità di regolarizzazione, con riferimento ai tributi amministrati dall'Agenzia delle entrate, delle violazioni diverse da quelle relative agli avvisi bonari e alle irregolarità formali, riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a periodi d'imposta precedenti.

Adesione agevolata e definizione agevolata degli atti di accertamento

Viene prevista la possibilità di procedere alla definizione, con riferimento ai tributi amministrati dall'Agenzia delle entrate,

- degli accertamenti con adesione relativi a pvc consegnati entro la data del 31 marzo 2023, nonché relativi ad avvisi di accertamento ed avvisi di rettifica e di liquidazione non impugnati e ancora impugnabili al 1° gennaio 2023 e a quelli notificati successivamente, entro il 31 marzo 2023, nonché a quelli relativi agli inviti notificati entro il 31 marzo 2023.

- dell’acquiescenza relativi ad atti di recupero ed avvisi di rettifica e di liquidazione non impugnati e ancora impugnabili al 1° gennaio 2023 e a quelli notificati successivamente, entro il 31 marzo 2023

Definizione e conciliazione agevolata delle controversie tributarie

È introdotta la possibilità di definizione pressoché di tutte le controversie attribuite alla giurisdizione tributaria in cui è parte l'Agenzia delle entrate o l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello innanzi alla Corte di Cassazione, anche a seguito di rinvio, al 1° gennaio 2023.

In alternativa alla definizione agevolata di cui sopra, le controversie pendenti al 1° gennaio 2023 innanzi alle CGT di I e di II aventi a oggetto atti impositivi, in cui è parte l'Agenzia delle entrate, possono essere definite, entro il 30 giugno 2023, con accordo conciliativo versando, in deroga alla disciplina ordinaria, le sanzioni ridotte a 1/18 del minimo previsto dalla legge, gli interessi e gli eventuali accessori.

Regolarizzazione omessi pagamenti rate acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo/mediazione e conciliazione giudiziale

È possibile regolarizzare mediante il versamento integrale della sola imposta, con riferimento ai tributi amministrati dall'Agenzia delle entrate, l'omesso o carente versamento:

a) delle rate successive alla prima relative alle somme dovute a seguito di accertamento con adesione o di acquiescenza degli avvisi di accertamento e degli avvisi di rettifica e di liquidazione, nonché a seguito di reclamo o mediazione,

b) delle somme, anche rateali, relativi alle conciliazioni,

scadute al 1° gennaio 2023 per le quali non è stata ancora notificata la cartella di pagamento ovvero l'atto di intimazione.

Stralcio dei debiti fino a 1.000 euro affidati agli agenti della riscossione

Viene introdotto l’annullamento automatico, al 31 marzo 2023, dei debiti di importo residuo, al 1° gennaio 2023, fino a 1.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 dalle Amministrazioni statali, dalle Agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, ancorché compresi nelle definizioni.

Rottamazione cartelle esattoriali 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022

I debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 possono essere estinti senza corrispondere sanzioni, interessi (di riscossione e di mora), somme aggiuntive e aggi, versando le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento.


Altri novità di rilievo introdotte riguardano

Credito d’imposta imprese con contatori di energia elettrica di potenza pari o superiore a 4,5 kW

Pari al 35% della spesa sostenuta per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel I trimestre dell'anno 2023.

Credito d’imposta imprese non gasivore

Pari al 45% della spesa sostenuta per l'acquisto del gas consumato nel I trimestre solare dell'anno 2023, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.

Regime forfettario

La soglia dei compensi e dei ricavi per il c.d. regime forfettario viene elevata a 85.000 euro rispetto ai precedenti 65.000 euro.

Tassa piatta incrementale

Limitatamente al 2023, viene prevista, per i contribuenti persone fisiche esercenti attività d'impresa, arti o professioni, diversi da quelli che applicano il regime forfetario, la possibilità di applicare un'imposta sostitutiva Irpef nella misura del 15% dell'incremento del reddito 2023 rispetto a quello degli anni precedenti.

Assegnazione agevolata ai soci

Viene previsto un regime agevolato per le Snc, Sas, Srl, Spa e Sapa che, entro il 30 settembre 2023, assegnano o cedono ai soci beni immobili o beni mobili registrati.

Estromissione

L’estromissione agevolata dei beni dalle imprese individuali si rende applicabile anche ai beni posseduti alla data del 31 ottobre 2022.

Rideterminazione terreni e partecipazioni sociali

Viene riproposta la possibilità di procedere alla rideterminazione dei valori di acquisto di partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati, dei terreni agricoli e di quelli edificabili, posseduti al 1° gennaio 2023, versando un’imposta sostitutiva del 16%.

Prestazioni occasionali

Per ciascun utilizzatore il limite massimo dei compensi passa a 10.000 euro ed il ricorso alle prestazioni occasionali è vietato per le imprese con più di 10 lavoratori a tempo indeterminato.

Crediti d’imposta

Viene prorogato al 31 dicembre 2023 il credito di imposta per investimenti (acquisto di beni strumentali nuovi, quali macchinari, impianti e attrezzature varie) destinati a strutture produttive nelle Regioni del Mezzogiorno ed al 30 settembre 2023 il regime del credito d’imposta a favore delle imprese che hanno effettuato investimenti in beni strumentali nuovi, a condizione che il relativo ordine risulti accettato dal venditore entro il 31 dicembre 2022 e che entro tale data sia stato effettuato il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. 


Nel rimandarvi per un approfondimento alla nostra informativa, lo Studio è a disposizione per ogni chiarimento e assistenza. 

condividi

Share by: